La Riserva Naturale Statale di Acquerino si trova nel Comune di Sambuca Pistoiese e si estende su un'area appenninica di 243 ettari di superficie, posta fra gli 880 m s.l.m. (Ponte Rigoli) e i 1.319 m s.l.m. del Monte La Croce. Essa è caratterizzata da un’ampia copertura forestale, costituita da boschi misti, faggete e impianti artificiali di conifere. Questi ultimi coprono circa il 15% dell’area e sono in gran parte formati da fustaie di douglasia, una conifera nordamericana simile ai nostri abeti, ma di più rapido accrescimento, che è stata piantata all’Acquerino fin dal 1928. Per questa specie forestale la Riserva costituisce un "bosco da seme". Piccole estensioni di prati-pascoli completano il quadro degli habitat presenti e si coprono a tratti delle fioriture di asfodelo e digitalia. Gli alberi morti lasciati in bosco sono all’origine di un’ampia ricchezza di insetti saproxilici e conseguentemente di una ricca comunità di piccoli mammiferi e uccelli insettivori, come i toporagni e i picchi. Numerosi sono anche i mammiferi di grossa taglia, fra i quali spicca il cervo, che qui è stato reintrodotto con successo negli anni ’50 del secolo scorso. Sono presenti anche il capriolo, il daino e il cinghiale, entrati tutti recentemente a far parte della dieta del lupo. La ricolonizzazione naturale di questo predatore, che ha recentemente riconquistato l’Appennino Settentrionale, ha consentito di chiudere il ciclo ecologico, che si era spezzato oltre un secolo fa a causa della sua scomparsa, a vantaggio dell’intero ecosistema. Altri predatori presenti sono la volpe e la faina, nonché varie specie di uccelli, quali lo sparviero e la poiana. Non di rado è possibile osservare anche l’aquila reale. La Riserva è gestita fin dagli anni 30' dal Corpo Forestale dello Stato.        
Nella zona sono anche presenti zone di interesse archeologico (costruzioni e strade medievali)  e storico (con i resti dei manufatti bellici della Linea Gotica), inoltre grazie alle numerose associazioni Pro Loco ( ad esempio quelle di Torri, Collina e Treppio) è presente una notevole attività di promozione del folclore e dell’enogastronomia e della ricca cultura rurale del territorio in genere.         
L’insieme di tutto questo rappresenta un vero e proprio presidio di protezione e conservazione degli ambienti naturali e della biodiversità, nonché un fondamentale polmone verde che si colloca a poca distanza di aree fortemente urbanizzate,  ed è anche una straordinaria opportunità per lo sviluppo di una economia locale sostenibile rivolta ad un turismo culturale e del verde nonché alla didattica ambientale.